Se avete letto l’articolo “Pranzare all’ombra #1” avrete notato la grettezza di quella realizzazione…pratica, si, ma pesante, ingombrante, poco elegante…
Sul 110 quindi me ne sono costruita un’altra, utilizzando un nuovo metodo che mi ha consentito una maggiore profondità, passando quindi dai 2×1,30mt della vecchia ai 2,70x2mt di questa nuova versione.
Il tutto, come sempre, pensato per pause veloci e non per campeggio stanziale quindi senza picchetti a terra e con un tempo di apertura/chiusura sotto al minuto.
Ho preso due reggimensola del tipo richiudibile, li ho fissati su un listello di legno lungo quanto il portapacchi (l’ideale sarebbe stato un profilato in alluminio ma non ne ho trovati più lunghi di 2mt), quindi al reggimensola ho fissato due profilati ad U, ho quindi una struttura che si apre a 90°(e, importante, si blocca una volta aperta)
Sul telaio ho fissato della rete ombreggiante di quella che si usa per le siepi e gli orti, pesa poco, costa poco (il rotolo è largo 4mt e costa meno di 3 euro/mt), offre minore resistenza in caso di vento e per finire mi dà l’idea d’essere più fresca di una copertura in plastica “cieca” come quella utilizzata 4 anni fà.
Inizialmente non erano previsti altri sostegni ma mi sono accorto che questo tipo di reggimensole ha parecchio gioco se utilizzati girati di 90° come ho fatto io, ecco allora che ho avuto la necessità di due appoggi
In caso di vento sono sufficienti i due elastici che si utilizzano per tenerla chiusa a tenere fermo il tutto
Per richiuderla basta sbloccare i due reggimensola, richiudere le “ali” e arrotolare il telo
Mi sono accorto che così è però parecchio esposta a rischio strappi coi rami, per cui ho studiato un sistema rigido di copertura: ho preso dei tubi in pvc diametro 100, li ho tagliati a misura e posizionati tra gli spazi vuoti tra le gambe del portapacchi
sopra gli infilo due spezzoni di tubo da 110 in modo che scorra su quello da 100.
In questo modo ho una copertura rigida, robusta, e che rimane in posizione senza bisogno di elastici o altri fermi.
Alla prima, reale, prova sul campo, mi sono reso conto però che la cosa si poteva ancora migliorare
Così ho aggiunto un triangolo a chiudere l’apertura che si veniva a creare tra il sostegno della veranda, il montante del parabrezza e il parafanghi del 110
Rispetto alla foto precedente è evidente il vantaggio in termini di nuova area coperta
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